Un amante contro la monotonia
Spylove: il detective Mario questa volta racconta la storia di una donna che aveva avuto un unico uomo: suo marito, ma per ritrovare la passione frequenta un partner più giovane…
Questa volta racconto la storia di un uomo di 35 anni e di sua moglie, coetanea, sposati da circa dieci anni. I due si sono conosciuti quando avevano 15 anni e da allora hanno fatto coppia fissa. Genitori di due figli, di 10 e 8 anni, sono una coppia all’apparenza tranquilla e affiatata. A detta del marito, che si è rivolto all’agenzia investigativa, sua moglie è stata l’unica donna della sua vita e, almeno fino a quel momento, anche sua moglie non aveva avuto altri che lui…
Le loro giornate erano scandite da attività ripetitive: lui dirigeva l’attività di famiglia, lei era impiegata part time, i figli tornavano da scuola a metà pomeriggio e il tempo libero lo dedicavano alla palestra, al cinema o allo shopping mentre la sera spesso erano a cene con amici. Ma non era raro che trascorressero le serate da soli.
I sospetti da parte del marito erano sorti dopo che un amico di vecchia data gli aveva riferito di aver visto sua moglie girare per un quartiere residenziale dove non c’erano centri commerciali, bar o attività d’interesse per la donna. Inizialmente l’uomo pensava che la moglie fosse da quelle parti perché in zona abitava una sua collega. In seguito a una conversazione telefonica, durante la quale l’uomo aveva chiesto a sua moglie che cosa avrebbe fatto nel pomeriggio, e lei aveva risposto nulla di particolare, aveva deciso di rivolgersi all’agenzia investigativa per capire se sua moglie avesse altri interessi finora tenuti nascosti.
Il primo giorno di servizio ho monitorato la donna nei pressi del posto di lavoro. L’orario di uscita dall’ufficio era intorno alle 12 e 45. Dopo aver pranzato con una collega, ho notato che la donna non si dirigeva verso la propria auto, ma verso l’utilitaria della collega. Saliva alla guida di quest’auto e proseguiva verso la zona dove era stata notata la settimana precedente, per raggiungere una palazzina di tre piani da dove, una volta entrata, ne usciva solo dopo tre ore. Dietro di lei, però, dalla palazzina usciva anche un uomo di circa 30 anni. La donna, poi, era tornata in ufficio per recuperare la sua auto e tornare a casa. I giorni successivi terminato il lavoro e pranzato con la solita collega, era andata un pomeriggio in palestra e uno in un centro commerciale.
Il giovedì, invece, il nostro cliente aveva organizzato una partita a calcetto, sapendo che la moglie sarebbe andata a cena con le amiche e poi al cinema. Al contrario, la donna uscita di casa era tornata nel solito quartiere. Questa volta però non era entrata nella palazzina e con lo stesso uomo era andata a un cinema multisala. Seguendola ho notato che, giunti nel parcheggio, prima di scendere la coppia si baciava con passione. Il giorno successivo la coppia clandestina si incontrava di nuovo al cinema. Il nostro gruppo investigativo ha poi scoperto che l’amante della donna era il fratello della collega e che lei aveva confessato a un’amica la relazione. L’uomo le aveva risvegliato una grande passione e il desiderio di provare esperienze con un partner diverso dal marito, visto che fino a quel momento era stato il primo e l’unico.
Che cosa insegnerebbe questa storia? Che la monotonia non fa bene alla coppia… meglio provare di tanto in tanto qualcosa che risvegli la passione tra le lenzuola…